By Expedia Team, on September 9, 2016

Weekend in Sicilia: tour enogastronomico tra Catania e l’Etna

“Tour enogastronomico di un weekend in Sicilia orientale. Arancini, cannoli, pesce! La vera attrazione di Catania e dintorni è il cibo e il vino dell’Etna!

### Tra arancini, cannoli e…golosità

Il re della gastronomia in Sicilia è ovviamente il famoso arancino, simbolo indiscusso dello street food italiano. Fritto, con la sua forma a goccia, è ripieno di riso e ragù. Si accompagna al celebre cannolo siciliano, per un pasto veloce ma buonissimo. Riempito con ricotta e addolcito con canditi, gocce di cioccolato e zucchero a velo, è il perfetto fine pasto o un’ottima merenda.

Se, invece, allo street food si preferisce lo slow food, non resta che sedersi in uno dei tanti ottimi ristoranti per gustare ottimi frutti di mare, la famosissima pasta alla Norma (condita con melanzane fritte e ricotta salata), spaghetti al nero di seppia, ricoperti da una croccante “mollica”, e la gustosissima caponata. E per concludere il pasto è imperdibile una cassata siciliana o i bignè fatti con la pasta di mandorle. Per una pausa rinfrescante o addirittura per colazione, non perdetevi le ottime granite di mandorle o al caffè, da accompagnare con la brioscia.

Cannoli siciliani - Di mat's eye - cannoli sicilianiUploaded by Mindmatrix, CC BY 2.0, https://commons.wikimedia.org/w/index.php?curid=25642817.jpg)

Cannoli siciliani – Di mat’s eye – cannoli sicilianiUploaded by Mindmatrix, CC BY 2.0, https://commons.wikimedia.org/w/index.php?curid=25642817

#### Leggi anche: Pasta alla Norma: ricetta e segreti di una sinfonia siciliana!

### Il vino dell’Etna

In Sicilia ogni pietanza deve essere necessariamente accompagnata da un buon vino. A farla da padroni nel Catanese sono certamente l’Etna rosso e bianco, due vini minerali che hanno assorbito i sapori della nera terra del vulcano. Il rosso è prodotto con il Nerello Mascalese e il Nerello Cappuccio, mentre il bianco con Caricante, il Cataratto ed il Minnella. Per un dopo pasto o per accompagnare i dolci, non perdetevi un ottimo bicchiere di Zibibbo, vino dolce, alcolico e decisamente profumato in cui sono raccolti tutti i sapori della Sicilia.

Il vino rosso delle pendici dell'Etna -By Davide Restivo (Flickr: Un bicchiere di vino rosso)  , via Wikimedia Commons

Il vino rosso delle pendici dell’Etna – By Davide Restivo (Flickr: Un bicchiere di vino rosso)
, via Wikimedia Commons

### Un tour enogastronomico a Cataniaper un weekend

Sono vari i ristoranti dove poter assaporare i piatti della tradizione catanese e siciliana. Insomma, potrete immergervi in un vero e proprio tour enogastronomico all’insegna dei sapori e colori di Sicilia. Vi consigliamo il ristorante “Ambasciata del Mare” in piazza Duomo 6 dove potrete assaporare ottimi spaghetti con i ricci. Il conto sarà un po’ salato ma la qualità del pesce servito da Gigi e Alessandro Valastro e la location sono di alto livello. Qui, una volta mangiato, potrete dedicarvi a visitare nella piazza la Cattedrale di Sant’Agata e ammirare il palazzo degli Elefanti (sede del comune) e “u Liotru”, una statua in pietra lavica raffigurante un elefante, sormontata da un obelisco, simbolo della città.

Altro ottimo ristorante dove assaporare i piatti della tradizione è “Da Antonio” (via Castello Ursino 59). Non perdetevi un’ottima pasta alla catanese, gli spaghetti alle zucchine fritte e ricotta salata, e le sarde a beccafico. Ottimo rapporto tra qualità e prezzo. Nelle vicinanze potrete visitare il Museo civico del Castello Ursino.

Il regno dello street food catanese è certamente lo Scirocco Sicilian Fish Lab. Assaggiate il cartoccio di pesce fritto, ma non dimenticate di gustare anche i buonissimi arancini. Il locale si trova nei pressi di piazza Duomo. Appena nelle vicinanze potrete ammirare Porta Uzeda, il Museo Diocesano e la Fontana dell’Amenano.

L'arancino, re dello street food catanese - By Francesco Zaia (Flickr)  , via Wikimedia Commons

L’arancino, re dello street food catanese – By Francesco Zaia (Flickr) , via Wikimedia Commons

A Catania sono anche tanti i bar che si cimentano sia nello street food che nella pasticceria tipica. Uno di questi è Savia, in via Etnea 300, di fronte a Villa Bellini, riconoscibile per la sua affascinante facciata. Si tratta di una pasticceria di alta qualità. Altro rinomato bar con tavola calda è Scaradaci (via Santa Maddalena 84) dove potrete assaporare ottime granite e gelati.

Se, invece, la vostra passione è il vino, una delle enoteche più apprezzate della città è certamente il Tinkitè Catania, dove potrete degustare ottimi vini locali e italiani a pochi passi dal Duomo (via Santa Maria del Rosario 4).

Altro interessante locale è Il Cantiniere (viale della Libertà, 153), enoteca raffinata in una location invidiabile. Circondati da bottiglie di ogni genere, si possono degustare vini, birre e grappe, accompagnando il tutto con taglieri di formaggi locali e un’ottima carne di cavallo.

“u Liotru”, statua di elefante realizzato con pietra lavica e simbolo di Catania –
by Stefano Mortellaro (Flickr) , via Flikr3.

### La Strada del Vino dell’Etna

Ma i veri intenditori di vini non rimangono in città. Lungo le pendici dell’Etna è possibile immergersi tra i vigneti lungo la Strada del Vino. Si tratta di un vero e proprio percorso enogastronomico che prevede tre itinerari distinti, alla scoperta del territorio e dei migliori vitigni che crescono alle pendici del vulcano sulla nera terra, tra borghi e comuni ricchi di storia e arte. Sui vari itinerari potrete scoprire le oltre 20 aziende vitivinicole che fanno parte della “Strada del Vino dell’Etna”. Cantine antiche che, nel pieno rispetto della tradizione, utilizzano tecnologie moderne.

Uno di questi itinerari è la Via della Zagara. Da Belpasso si va verso Nicolosi, fra le distese laviche dell’eruzione del 1669. Si scende quindi su Pedara per giungere all’antico caseggiato di Tarderia, posto ai margini dei rigogliosi castagneti dell’Etna. Si ridiscende verso Tracastagni e ancora giù, seguendo ripide e anguste stradine, verso la frazione di Viscalori e l’elegante abitato di Viagrande.

L’itinerario Maretna, invece, collega le varie località marine con il vulcano, con un percorso circolare. Da Giarre si costeggia quindi il torrente Macchia, salendo verso Milo, fra vigneti e frutteti. Si prende la direzione di Catania, ma la si lascia dopo pochi minuti per attraversare le poche case di Petrulli e dirigersi verso Santa Venerina. Un antico tracciato viario permette di passare dalle frazioni di Badia e di Guardia, dove si attraversa la Strada Statale 114 per toccare Pozzillo Soprano e giungere a mare a Riposto e poi a Mascali. Da qui si torna a Giarre.

Terzo ed ultimo itinerario è la Via dei Castelli. Da Sant’Alfio ci si dirige verso Piedimonte Etneo. Poi sulla via per Linguaglossa, fiancheggiata da vigneti e noccioleti. Da qui si confluisce nella più ampia Valle dell’Alcantara, delimitata a ovest dalla mole dell’Etna. La strada scivola tra piccoli borghi come Catena, Rovittello, Solicchiata, Passopisciaro, Randazzo e infine a Bronte, terra del pistacchio.

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