Domina la città il Castello di Montecatini edificato nel 960 dai Belforti, venuti dalla Germania al seguito dell’Imperatore Ottone I. Il cuore del centro storico si apre su Piazza del Castello coronata dalla Chiesa di S. Biagio ed il trecentesco Palazzo Pretorio, il cui portico con volte a crociera ed archi a tutto sesto abbellisce la facciata. Qui accanto, si erge la Torre dei Belforti che, insieme ad altre torri più piccole, è unica testimonianza dell’antico sistema difensivo della cinta muraria, da notare i due fori di vedetta rivolti rispettivamente verso il Mastio di Volterra e verso la Rocca Sillana. Sull’altare della navata della Chiesa di San Biagio troviamo la cosiddetta Madonna di Camporciano, leggenda vuole che sia stata ritrovata in un campo dell’omonimo colle. Adiacente alla Piazza del Castello troviamo il Palazzo dei Belforti, nonostante le modifiche subite nel corso del tempo vi troviamo ancora conservati gli archi, il pozzo e un loggiato. È interessante ricordare la presenza nelle vicinanze della cittadina del colle Camporomano, dai ritrovamenti archeologici si ipotizza essere stato un luogo di accampamento dell’esercito Romano data la posizione strategica su Volterra e la ricchezza di metalli e minerali della zona.
La fama di questo piccolo borgo è legata ai suoi ricchi giacimenti minerari, il Museo delle Miniere che oltre a comprendere la miniera di Caporciano con il Pozzo Alfredo, le gallerie e la Diga il Muragione, include anche il Palazzo Pretorio, oggi sede del centro di documentazione delle risorse e delle attività legate al sottosuolo nell’Alta Val di Cecina. Il museo ripercorre la storia dell’attività mineraria di Montecatini e le risorse del sottosuolo della Val di Cecina, come il rame e l’alabastro, attraverso un ricco repertorio di documenti e attrezzi impiegati per la lavorazione di questi preziosi materiali. Sempre parte del complesso del museo, nell’area mineraria di Caporciano, troviamo l’Oratorio di Santa Barbara, dedicato alla protettrice dei minatori. Edificato nella seconda metà del XVI secolo, il suo interno venne impreziosito nel corso del restauro ottocentesco con un altare in marmo di Lorenzo Bartolini ed un dipinto raffigurante la Madonna di Guadalupe, il suo portale presenta al visitatore la figura della madonna di Caporciano affiancata da Santa Barbara e da San Sisto. Il territorio di Montecatini è in gran parte ricoperto da vaste distese di boschi interrotti solo dai piccoli borghi delle frazioni di Montecatini il borgo medievale di Miemo, con l’antica Chiesa di S. Andrea, non lontano Sassa, grazioso borgo medievale arroccato su un colle, e Quarceto, noto per il suo Castello che domina il centro del borgo, e per la Pieve romanica di San Giovanni Battista.
La cucina di Montecatini offre le tante specialità che caratterizzano la regione di Pisa, i sapori sono quelli del bosco che abbraccia la cittadina, funghi, tartufi e carne di cacciagione che troviamo insaporita nelle Pappardelle al cinghiale, per scaldarci nelle serate d’inverno la zuppa di cavolo ed il Castagnaccio toscano per concludere con un dolce. In questa terra di vitigni e di ulivi l’olio ed il vino DOC sono ingredienti essenziali, tra i tanti ricordiamo il Montescudaio rosso o bianco, il Bianco Pisano di San Tropè ed il Vin Santo del Chianti. Il vino, eccellenza della gastronomia Toscana, è anche il simbolo della cultura popolare e della storia di un’intera regione, e, nei versi di Lorenzo dei Medici della Canzone di Bacco, un’esortazione al pieno godimento della bellezza della vita.
Approfittando di un viaggio last minute a Montecatini Val di Cecina ci si concede una visita tra i colori delle colline della Val di Cecina, ripercorrendo la storia di questo antico borgo si scopre la ricchezza mineraria che un tempo caratterizzava il suo suolo, ed assaporando i prodotti tipici toscani si apprezzano i frutti che lo stesso continua a regalare.