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Adagiato su un altipiano da cui domina l’intero panorama della valle dell’Adige, il pittoresco borgo di Fai della Paganella conta appena 902 abitanti. Il paesino costituisce un noto centro turistico, immerso in una natura superba, dove è possibile svolgere rilassanti passeggiate ed escursioni.
Il comune è facilmente raggiungibile in auto dall’autostrada del Brennero A22. Dopo aver imboccato l’uscita San Michele all’Adige si procede in direzione Mezzolombardo-Valle di Non, per poi continuare sulla strada provinciale SP64 in direzione Andalo-Fai della Paganella-Molveno. Dopo aver percorso circa 10 km si raggiunge Fai della Paganella.
Qualora si preferisca viaggiare in treno, le stazioni più vicine sono quelle di Trento o di Mezzocorona, rispettivamente a 40 e 19 km di distanza dal comune trentino. Entrambe le stazioni ferroviarie mettono a disposizione dei viaggiatori servizio taxi e pullman gestiti dalla Società Trentino Trasporti.
L’aeroporto più vicino è quello il V. Catullo di Verona-Villafranca, distante all’incirca 130 km. Lo scalo aeroportuale dispone di un servizio autonoleggio, di taxi e navette che lo collegano, in pochi minuti, alla stazione ferroviaria di Verona Porta Nuova. Da qui si può proseguire il viaggio in treno.
Il gioiello trentino alle pendici della Paganella è storicamente diviso nei rioni di La Villa, in zona centrale e Cortalta, nella parte più alta, ai quali si sono aggiunti i rioni di Ori, ai margini dell’altopiano e Santel, in direzione dell’omonimo Passo.
Le Offerte Alberghi a Fai della Paganella si distinguono per categoria e servizi: vi sono strutture a 2 e 3 stelle, e non mancano le categorie a 3 stelle superior e a 4 stelle. Gli eleganti è curatissimi ambienti interni, garantiscono rilassanti soggiorni montani, mentre i moderni wellness center e le Spa offrono soggiorni all’insegna del benessere totale.
Gli Hotel Fai della Paganella a 2, 3 e 4 stelle in zona Santel consentono di raggiungere facilmente gli impianti di risalita. Sono indicati per gli appassionati degli sport invernali, ma anche per viaggiatori che amano le passeggiate nei boschi.
In estate le strutture ai margini del centro diventano location perfette per godere della quiete del paesaggio, fare escursioni sulle Dolomiti di Brenta o sui dolci pendii della Paganella.
Nel suggestivo centro storico, affacciato sulla Valle dell'Adige, gli hotel esclusivi di Villa e Cortalta sono veri e propri templi del benessere! Propongono diverse attività e dispongono di acque curative, che sgorgano dalle sorgenti oligominerali montane.
Definita la terrazza panoramica tra le Dolomiti di Brenta, Fai della Paganella è un suggestivo borgo di montagna. Affascina il visitatore l’incantevole paesaggio che lo incornicia e l’atmosfera ovattata che si respira, tipica di un borgo d’altri tempi.
La vocazione turistica di Fai della Paganella si esprime già durante gli anni ’20, ma le sue origini sono ben più antiche. Fonti documentali testimoniano, infatti, esistenza del borgo già a partire dal Medioevo, mentre i ritrovamenti in località Doss Castel risalgono al tardo Neolitico.
Il Paganella Fun Park, lo splendido parco giochi sulla neve, sorge a una manciata di passi dal centro, dispone di gioghi gonfiabili, bob da erba, utilizzato su pendii erbosi, slittini, pista mini quad, e aree ristoro. In estate si trasforma in un perfetto summer park!
La Skiarea della Paganella accoglie gli amanti degli sport invernali con 50 km di piste di vari livelli di difficoltà, con 1100 m di dislivello. Con la Telecabina 8 è possibile raggiungere lo snowpark Dosson, dove si possono praticare snowboard e freestyle.
Da non perdere il Parco Naturale Adamello Brenta, la più vasta area protetta del Trentino con una superficie di circa 620 kmq e una ricchissima varietà faunistica, 48 laghi e il ghiacciaio dell’Adamello.
Si raggiunge partendo dalla località Ori in circa 30 minuti di cammino, lo sperone roccioso denominato Doss Castel. Si tratta di un suggestivo itinerario archeologico alla scoperta delle popolazioni retiche, presumibilmente discendente degli etruschi, stanziato sulle Alpi centro-orientali. Il percorso è stato valorizzato grazie alla realizzazione di pannelli illustrativi, che descrivono il sito e raccontano la vita quotidiana dei Reti.
Forse pochi sanno che grazie a un progetto promosso dal Parco dell’Adamello, sostenuto dai finanziamenti di LIFE dell'Unione Europea, il Progetto Ursus, più conosciuto come Life Ursus, ha consentito la reintroduzione di alcuni esemplari di orso bruno all’interno della fauna del parco. L’orso simbolo dei paesi dell’Altopiano della Paganella, è il più grande tra i mammiferi delle Alpi.
Non tutti sono a conoscenza del fatto che il nome del comune fosse originariamente Fai, alcune ipotesi sostengono che in lingua retica Fai significhi: vista, luce, voce, veduta o anche voce divina. Il toponimo Fai della Paganella è diventato ufficiale soltanto nel 1952, per celebrare l'altopiano della Paganella, dal quale si possono ammirare le Dolomiti di Brenta nella loro grandiosa maestosità.