Monolocale situato in un B & B a Piazzetta del Leone 6, nel cuore di Mergellina, storico quartiere di Napoli. Affacciato su Piazza Sannazaro e via Mergellina, a due passi da conosciutissime Pizzerie e Ristoranti (50 Kalò, Fratelli La Bufala, Galleria Leone, Ciro a Mergellina), a quattro passi dal Lungomare e dagli ormeggi di Aliscafi e Traghetti diretti a Capri, Ischia, Ponza, Eolie, e tutte le isole maggiori, in un bellissimo palazzo d'epoca, il monolocale, climatizzato, e' composto da letto matrimoniale king size, bagno con ampia doccia, minifrigo, Tv led, riscaldamento, climatizzatore, oltre a lenzuola e asciugamani. Un'ampio balcone con vista mare completa e valorizza il monolocale. Gli animali domestici sono ammessi.
Scopriamo la location...
Napoli è una città piena di fontane ed è quasi impossibile contarle tutte, una di queste è la Fontana del Leone in via Mergellina, ai piedi della collina di Posillipo e non lontano dalle più conosciute fontana del Sebeto e fontana della Sirena.
La storia...
Come spesso accade a Napoli, la fontana del Leone è legata ad una leggenda. La storia racconta che in un tempo remoto un principe, proprio nel luogo dove sorge oggi la fontana, andava a trovare la sua amata con il suo fidato leone, che come un docile cucciolo lo attendeva. Un triste giorno, il principe venne a conoscenza della morte dell’amata e pianse talmente tanto da morire di crepacuore. E’ proprio da quelle lacrime che nacque la famosa sorgente che fu eternamente sorvegliata dal leone, in attesa del suo padrone.
In realtà, la fontana fu voluta da Ferdinando IV di Borbone nel XVIII secolo per alimentare un casino di pesca a Mergellina, ma anche per essere utilizzata dai cittadini della zona. Da quel momento l’acqua, nota con il nome di Mergoglino, invece di sorgere dalla terra incominciò a zampillare dalla bocca di un antico leone di marmo posto in mezzo alla vasca. La fontana venne ristrutturata nel 1869 con l’aggiunta della statua del leone del Pirolli.
La particolarità di questa fontana è il fatto che sia sottoposta alla strada è raggiungibile utilizzando due scalinate, separate da un basamento su cui poggia la statua del leone realizzata dallo scultore Pirolli. Nella struttura originaria, due cannule, poste al centro della parte sotto il livello della strada, portavano l’acqua in due vaschette (oggi perdute)
La fontana del Leone la si scopre nell’omonima piazza (Piazzetta Leone a Mergellina, 1-3, 80122 Napoli) nel tratto di strada che va da Piazza Sannazaro al Porto di Mergellina, un tempo di pescatori e oggi prevalentemente turistico. In una vecchia foto Alinari il leone contempla ancora placidamente il mare.
E poi, Piazza Sannazaro...
Piazza Sannazaro, collocata nei pressi del Lungomare Francesco Caracciolo, della Riviera di Chiaia, del quartiere Vomero e di Posillipo, è tra le piazze più eleganti della città di Napoli.
La piazza risale al termine del XIX secolo quando una grande colmata della linea di costa permise la realizzazione della piazza, del lungomare e di viale Gramsci.
Al centro della piazza troneggia la fontana con la splendida statua della sirena Parthenope che è posizionata su uno scoglio assieme ad animali e a piante acquatiche.
E’ una delle fontane simbolo di Napoli. Fu eretta dallo scultore Onofrio Buccini, nel 1869 per ornare i giardini della stazione ferroviaria, ma nel 1924 fu spostata in piazza Sannazaro., in occasione dell’inaugurazione della Galleria Laziale, la galleria che collega Mergellina a Fuorigrotta.
La fontana è un gruppo marmoreo composto da un’ampia vasca ellittica nel cui centro si erge lo “scoglio”, sul quale poggiano quattro animali simbolo di tradizioni iniziatiche: un cavallo, un leone, un delfino e una tartaruga, oltre ad alcune piante acquatiche.
Su questo gruppo sovrasta la Sirena Partenope (simbolo della città di Napoli), che stringe una lira con il braccio destro, mentre il braccio sinistro è puntato verso l’alto. La sirena ha la coda avvolta intorno ai fianchi.
Non ci sono altre notizie riguardo questa statua. Si può solo aggiungere qualcosa sulla storia della Sirena Partenope a cui è legata la fondazione della città di Napoli.
Nell’antichità le sirene erano creature mitologiche, essendo esseri per metà donna e metà uccelli, mentre solo successivamente in epoca medioevale furono considerate metà pesci. Abitavano le acque antistanti le coste campane e il loro canto era così dolce e melodioso da ammaliare qualsiasi equipaggio di navi che transitava da quelle parti facendoli avvicinare così tanto alla costa che finivano per sfracellarsi contro gli scogli. Nessuno riusciva a sottrarsi al loro canto. Partenope era una di queste.
Un giorno però le cose non andarono cosi, infatti si trovò a navigare in quei luoghi Ulisse, l’eroe della guerra di Troia. Ulisse era un uomo molto astuto, e volendo a tutti i costi udire il canto delle Sirene senza però correre pericoli, pensò di tappare le orecchie di tutto il suo equipaggio con della cera in modo che loro non potessero sentire il pericoloso canto, mentre lui invece si fece legare ad un albero della nave. In questo modo poteva ascoltare ma non compiere nessuna azione che potesse risultare pericolosa per sé e per il suo equipaggio.
Partenope rimase molto sorpresa da quella nave che a differenza di tutte le altre non veniva attratta verso di loro, anzi tirava diritto senza problemi. Era la prima volta che ciò accadeva, per cui inseguì la nave fino alla baia dove attualmente sorge Napoli ma niente da fare, Ulisse non si lasciava ammaliare. Dal dispiacere di non essere riuscita a conquistarlo col suo canto, si lasciò morire sullo scoglio di Megaride, dove attualmente sorge il Castel dell’Ovo. Lì fu trovata da alcuni pescatori che la venerarono come una dea. La elessero protettrice del luogo e in suo onore chiamarono il loro villaggio Partenope. Il termine è rimasto per sempre, anche se poi, successivamente, a quel piccolo borgo, che negli anni si sviluppò diventare una città, fu dato il nome di Neapolis.