I Giardini Reali, al centro di Torino, dimostrano la ricchezza e l'opulenza che un tempo caratterizzavano l'Europa e simboleggiano il potere della Casa dei Savoia sulla città. Alla loro realizzazione, si trovavano all'estrema periferia di quella Torino che Emanuele Filiberto volle ergere a capitale del suo ducato. Commissionò la sua visione all'architetto paesaggista francese André le Nôtre.
Una passeggiata tra il verde illustrerà il magnifico risultato del suo lavoro. I giardini sono stati conservati perfettamente e si presentano quasi nelle stesse condizioni in cui erano nel XVII secolo. Sono suddivisi in parte alta e parte passa. Il progetto di Le Nôtre conferma la potenza della simmetria, in grado di creare una prospettiva generale molto ampia. Se non hai molto tempo, inizia dalla parte superiore, in genere considerata la più affascinante.
Alla fine del periodo napoleonico, quando i giardini e la reggia furono saccheggiati, la parte inferiore fu soggetta a degrado e lasciata in rovina. I giardini odierni fondono influenze francesi tradizionali e il progetto originale di Le Nôtre con statue e interventi moderni. Prendono vita nei mesi primaverili ed estivi, quando raggiungono il massimo splendore, ma non deludono neanche d'inverno.
Nel laghetto artificiale spicca la scultura della Fontana dei Tritoni, ottimo sfondo per una foto ricordo e complessa rappresentazione di un gruppo di tritoni che emerge dalle profondità del mare, osservati da una ninfa con un carro condotto da cigni.
Il parco fa da cuscinetto tra la città moderna e le sue diverse realtà e la monarchia del passato, rappresentata da Palazzo Reale, alle spalle dei giardini. I giardini sono frequentati tutti i giorni dai torinesi che partecipano a manifestazioni culturali, organizzano pic-nic e partite di calcio.
I Giardini Reali di Torino si trovano accanto a Piazza Castello. L'ingresso è gratuito e libero tutti i giorni della settimana a qualsiasi ora, sebbene sia sconsigliabile frequentarli nelle ore notturne.