Vacanze al mare a Watamu

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Vacanze al mare a Watamu

Al mare a Watamu

Introduzione

La costa del Kenya, bagnata dalle acque dell’Oceano Indiano, è punteggiata di spiagge paradisiache. Tra queste, vi sono quelle di Watamu, piccola località a un centinaio di chilometri a Nord di Mombasa: le spettacolari spiagge di sabbia bianca, le acque cristalline e la barriera corallina la rendono una delle destinazioni più amate, specialmente dagli appassionati di snorkeling e immersioni che scelgono il Kenya come meta delle proprie vacanze al mare. Considerate tra le più belle del continente africano, le spiagge di Watamu attirano da tutto il mondo turisti, che vengono a scoprire quello che è un piccolo villaggio con poco più mille abitanti. Sebbene la storia moderna della località sia molto recente (risale agli anni Trenta del XX secolo), le famose rovine di Gidi, a breve distanza, testimoniano che l’area fu abitata almeno dal XIII secolo.

Le baie di Watamu e il Watamu Marine National Park

Tre sono le baie della località, dove si succedono le famose spiagge: quella di Watamu, la Blue Lagoon e Turtle Bay. Nei pressi del mare, sorgono diversi resort e hotel, ma Watamu rimane una località tranquilla, ideale meta per una vacanza all’insegna del relax. L’ozio in spiaggia, tuttavia, non è l’unica attività possibile: Watamu è un vero e proprio paradiso per chi ama gli sport d’acqua e in particolar modo per gli appassionati di snorkeling e immersioni, che avranno l’opportunità di ammirare le meraviglie della barriera corallina, a poche centinaia di metri dalla costa. La ricchezza naturale dell’area è protetta dal Watamu Marine National Park, che si può considerare uno dei migliori luoghi dell’Africa Orientale per dedicarsi allo snorkeling. Il Watamu Marine National Park, infatti, si inserisce all’interno di un sistema di riserve naturali che fu tra i primi a essere istituiti a protezione delle aree marine, in questa parte del continente. L’importanza e l’unicità del patrimonio naturale protetto sono testimoniate anche dal fatto che l’area marina protetta è stata dichiarata Riserva della Biosfera dall’UNESCO.

Il Watamu National Marine Park offre numerose opportunità per la pratica delle immersioni subacquee, sia agli esperti, sia a chi è alle prime armi. La stagione per la pratica delle immersioni va da agosto a metà aprile. In ogni caso, lo snorkeling è consentito durante tutto l’anno. Insieme alle innumerevoli specie che popolano la barriera corallina, le tartarughe marine rendono le spiagge di Watamu un luogo unico.

Nei dintorni di Watamu

Le spiagge non sono l’unica attrattiva di Watamu. Nei pressi della località, infatti, si trovano aree naturali protette, siti archeologici e vari luoghi d’interesse.

Malindi. Malindi è un’altra località sulla costa, situata a soli 25 chilometri da Watamu. Vi si trovano numerosi hotel di qualità, ristoranti, bar e negozi. Oltre alle spiagge, tutta l’area di Malindi e Watamu offre innumerevoli opportunità per gli appassionati di birdwatching.

Milda Creek Reserve. Quest’insenatura, caratterizzata da una meravigliosa foresta di mangrovie, è la meta ideale per un’escursione di mezza giornata. La maggior parte degli hotel della zona propone visite guidate alla riserva.

Parco Nazionale Arabuko Sokoke. Situato a sud di Malindi, nei pressi di Watamu, il Parco Nazionale interessa solo una piccola parte della Arabuko Sokoke Forest, che con i suoi 400 km2 di superficie è la più estesa foresta originaria costiera dell’Africa Orientale, abitata da centinai di differenti specie di uccelli, farfalle, animali e piante. È possibile visitarla con guide esperte.

Le rovine di Gedi. Trascorrere le vacanze al mare a Watamu significa anche essere a due passi da uno dei luoghi più misteriosi e affascinanti del Kenya. Le rovine di Gedi, situate a soli 4 chilometri di distanza da Watamu, sono ciò che rimane di un antico insediamento swahili risalente al XIII secolo, che fu misteriosamente abbandonata tra il XV e il XVI secolo. Studi e ritrovamenti fanno supporre che Gedi sia stata un importante insediamento con più di 2500 abitanti: il fatto più curioso è che, nonostante l’importanza del sito (che comprende case, palazzi, moschee e tombe), non se ne trova menzione in nessun documento storico e sembra che non vi fossero contatti con il vicino insediamento portoghese di Malindi. Gedi fu misteriosamente abbandonata nel XVII secolo e i suoi resti sono stati riscoperti dagli archeologi solo nel Novecento.

Tsavo National Park. È la meta imperdibile per chi sogna di fare un safari. Si tratta di uno dei più antichi ed estesi parchi del Kenya, con una superficie di circa 22.000 km2, diviso in due parti (quella occidentale e quella orientale) da un’autostrada. Uno dei tre punti di accesso principali si trova a Malindi.

Informazioni utili

Organizzare il viaggio

Il principale punto di accesso alle località della costa settentrionale del Kenya è l’aeroporto internazionale di Mombasa (Aeroporto Internazionale Moi – MBA). Si tratta del secondo aeroporto più trafficato del paese, dopo quello della capitale, e offre collegamenti con diversi aeroporti in Europa e nel Medio Oriente, oltre che con numerose città africane. Dal General Aviation Terminal dell’Aeroporto di Mombasa partono voli diretti anche a località turistiche della zona, come Malindi. Da Mombasa, Malindi si può raggiungere in auto o in bus, che percorrono l’autostrada lungo la costa fino al confine settentrionale del Paese. Inoltre, molti hotel e resort dell’area offrono servizio transfer.

Data la posizione del Kenya, all’altezza dell’Equatore, il clima del paese è costantemente caldo e umido. Chi sceglie di trascorrere le proprie vacanze al mare a Watamu, troverà un clima più sopportabile nei mesi di gennaio e febbraio, che infatti corrispondono all’alta stagione turistica. Da marzo a maggio, periodo caratterizzato dalle piogge, i prezzi risultano più accessibili.

Altre mete in Kenya

La capitale del Kenya, Nairobi, si trova a circa 480 chilometri di distanza da Mombasa, ed è servito dal più importante aeroporto internazionale del paese. Tra le destinazioni turistiche più popolari del Kenya, spiccano il Masai Mara National Reserve e la città di Lamu. Il Masai Mara, che si estende su una superficie di 320 km2, è l’area naturale più visitata del paese, famosa per la notevole concentrazione di animali selvatici e la “Grande Migrazione” di zebre, gazzelle e gnu, che avviene ogni anni tra luglio e ottobre. La riserva si trova nella pianura di Serengeti, nella parte sudoccidentale del Kenya. La città di Lamu, invece, sorge a circo 350 km a nord di Mombasa, sulla principale isola dell’arcipelago omonimo, ed è considerata il vero e proprio gioiello della costa keniota. Dichiarata Patrimonio dell’Umanità dall’UNESCO, la città vecchia di Lamu è il più antico e meglio conservato insediamento swahili dell’Africa Orientale.

Dove soggiornare

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